Federico (Igor) Milanesi è un ricercatore di Verità, che ha studiato e praticato per tutta la vita, ed insegnante di discipline interiori. Recentemente, a Londra, ha istituito, insieme a Sara Chessa, un’aula di pratica dove il principio fondante è l’assenza di un’autorità costituita e la condivisione di strumenti di indagine interiore e della realtà, il London Spiritual Development Centre. È inoltre ricercatore del suono, compositore, autore e produttore musicale, con oltre trent’anni di esperienza. Dirige uno Studio Musicale a Londra, dove produce artisti emergenti, dedicandosi nel contempo a un progetto musicale che fonde l’utilizzo di strumenti antichi ed etnici con la più moderna tecnologia, oltre cha a un suo progetto personale, Be Cause, nel quale fonde la passione per la musica del cosiddetto scenario indipendente con testi eminentemente di carattere interiore – ormai al terzo album. Come compositore, ha composto musica per film (Perché il fuoco non muore, la vita agra di Tina Modotti, 2013), per il Web, oltre che documentari e pubblicità televisiva. Come autore, collabora con la Universal Publishing, scrivendo canzoni per gli artisti rappresentati dall’etichetta. Come esperto del suono in connessione con la sfera interiore, insieme all’autore e ricercatore Andrea Di Terlizzi, ha svolto trent’anni di studio teorico e pratico del suono, inteso come espressione del principio di vibrazione, in stretta relazione con la sua connessione con la sfera emotiva e mentale umana. In quest’ambito, ha creato insieme a Di Terlizzi, gli album: Mystica vol. 1, 2 e 3, The sound of silence, Aquarius, Inner Circle, Open Space, Translucency, Fluttuazioni, e sta oggi lavorando a numerosi nuovi progetti in fase di sviluppo. Questo tipo di musica mira a generare un ambiente armonico ed è studiata per produrre un effetto riequilibrante, producendo geometrie di suono che influenzano profondamente l’ascoltatore, aiutandolo a sviluppare un contatto con una parte più profonda rispetto all’ordinaria sfera cosciente. La sua più recente collaborazione con il LAB si innesta in questo contesto, dove la ricerca sonora si fonde con aspetti di carattere interiore, generando potenzialità percettive, aperture quasi visuali, ma anche leggerezza e attenzione all’aspetto estetico della composizione musicale.

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