Il mondo è un masso in caduta e io mi aggrappo alla sua ombra. Con questo sogno iniziò una primavera quando caddi in una tristezza inconsolabile. Non fu la prima volta ma fu la più grande. Con poco successo cercai la fonte di questo evento. Era certo il peso degli anni passati e il fatto che non sapevo che somme tirarne. La mia vita poteva concludersi in mille modi e in ogni momento. Il peggio era proprio che non lo faceva. Tutte le ore inconcludenti della mia esistenza fortuita mi scivolavano tra le dita.